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Quando iniziare a fare Branding

Per introdurre la fase di Branding, dobbiamo prima di tutto essere allineati sulla definizione di Brand. Un Brand è l’insieme di quello che i tuoi clienti e potenziali dicono di te, percepiscono, sentono dire, vedono ma anche odorano (annusano), cosa toccano.
É l’immagine mentale che le persone si creano sulla tua azienda.

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Non è vero che devi costruire un Brand perché senza non vai avanti.
Infatti questo si crea nonostante tutto. Il Brand non siete voi e non è quello che dite voi, il Brand, come già visto, è quello che pensano gli altri, e voi non potete imporre il vostro volere o convinzioni agli altri. Potete, però, dare agli altri quello di cui hanno bisogno e diventare ciò che vogliono. Fare in modo che le persone dicano di loro spontanea volontà, quello che vorresti. Questa è la fase di Branding. Non esistono trucchetti mentali.

Per fare ciò le parole d’ordine sono coerenza e continuità, ogni messaggio che arriverà al tuo pubblico, dai biglietti da visita al sito web, dovranno comunicare lo stesso messaggio, il tuo messaggio. Il Branding inizia con il delineare l’elemento differenziante, che tu segua gli insegnamenti di Ries, Sinek, Godin, la prima cosa è capire la filosofia alla base del Brand che si vorrebbe creare. La Logica del Brand.

Si procede con il Nome, il Marchio ed il Payoff, raccordando il tutto attraverso la Brand Identity. Ora sei riconoscibile e memorabile, chi ti vede nota una differenza, hai raggiunto il primo traguardo.

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Prima di iniziare a fare Branding hai bisogno di tantissime informazioni che avrai sicuramente recuperato analizzando il mercato, lo scenario, il target a cui vuoi riferirti ma sopratutto i tuoi competitor. Che tu sia una start up, voglia immettere sul mercato un prodotto, un servizio, o lavorare sul tuo personal brand, la tua proposta si basa sulla tua idea differenziante, ovvero una proposta diversa da quella di tutti gli altri. Non avere un angolo di attracco differente ti porta inevitabilmente a giocare sul prezzo. Una politica di prezzo al ribasso, però, può essere sostenibile solo se hai più risorse di tutti i tuoi competitor, e anche così sarebbe un bagno di sangue.

Ogni bene porta con se diversi aspetti, alcuni avvicinano una persona interessata, altri la allontanano. Prendiamo ad esempio una penna. Tutte scrivono ma tra una Bic e una Montblanc cambia tutto, e non parlo solo di prezzo.

Chi compra, e soprattutto quando, una di queste due penne?
La Bic serve a scrivere, la Montblanc è uno status symbol.

Quali potrebbero essere i valori più importanti che questi brand possono utilizzare?
La Bic, con la sua sfera, è stata rivoluzionaria. Scrittura più fluida, niente macchie, niente inchiostro secco, durevole, economica.

Se devi semplicemente scrivere, perché dovresti comprare altre penne?
La Montblanc, paradossalmente, viene preservata dall’usura. Esclusività, ricerca dei materiali, canali di comunicazione, boutique per la distribuzione.

La penna che produci a chi vuoi venderla? A chi ne usa duecento all’anno o a chi vuole fare un regalo di laurea? Regalo? Bene, allora cerchi di posizionarla su un livello premium, rincorrendo l’effetto wow, l’ottima fattura o la ricercatezza dei materiali.

Stiliamo una lista dei valori maggiormente percepiti dal tuo target:

  Scrittura

Ergonomia, fluidità, tempo di asciugatura inchiostro, colore o intensità dell’inchiostro.

  Prodotto

Materiali, dai più naturali a quelli di derivazione aerospaziale, sia del corpo che della punta; design; packaging.

  Filosofia

Eco friendly, innovativa, per il sociale.

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Questi sono alcuni aspetti che potrebbe valer la pena considerare, più si scende in profondità più ne troveremo. Sempre in base alle ricerche effettuate, quali sono i valori più caldi per il tuo target? crea una classifica. Partendo dal primo, quali sono attualmente utilizzati dai tuoi competitor e quali sono liberi?

Una volta chiaro l’elemento differenziante, come fare in modo che le persone possano percepirlo prima di ogni altro?

Esistono diverse tecniche di branding e sicuramente alcune sono più indicate di altre nel tuo caso. Tiffany è identificata nella sua BlueBox, le Nike dallo swoosh, Instagram dalla sua definita sfumatura di colori. L’obiettivo è essere riconosciuti a colpo d’occhio, essere identificati in un oggetto, un marchio o un colore (ma non solo) e far sì che tutti gli elementi di contorno rafforzino questo riconoscimento.

Ogni Brand è unico, tuttavia molti sono simili tra loro. Non avere paura di osare.